L'altra notte non riuscivo a dormire
L'altra
notte non riuscivo a dormire e, puntuali, i pensieri sono arrivati ad
affollare la mia mente. I ricordi di un periodo assurdo della mia vita
in cui avevo letteralmente perso la testa per il Narcisista.
Ho messo tutta la mia vita a rischio per lui, per una storia d'amore
che sembrava uscita da un libro di favole e che non era che una presa in
giro. Complice l'oscurità e altre difficoltà che
sto vivendo, mi sono ritrovata a ripensare al periodo iniziale, a
quella euforia che mi teneva sveglia con la strana sensazione che lui
stesse a pensare a me nello stesso identico momento. Come se fossimo
legati da un filo invisibile. I primi tempi sono stati assurdi e forse
solo chi ha subìto il folle corteggiamento-accerchiame nto da un np
può capire. Come una calamita, mi attirava, mi portava nella sua
oscurità. Sapeva benissimo cosa stava facendo, lo notava compiaciuto.
Notava il mio imbarazzo, il mio batticuore, il mio interesse che
cresceva. Con una intensità mai provata prima, straordinaria,
sproporzionata, mi sentivo voluta, cercata, amata come non mai. Ho
provato a resistere i primi tempi ma poi il fiume ha rotto gli argini e
ho "restituito" al np quel desiderio, quell'amore, quell'attrazione con
gli interessi. Ero soggiogata, ero nelle sue mani. Aveva creato un
bisogno in me. Bisogno di lui. La reazione tipica delle sue prede,
chissà quante volte l'ha sperimentata. Gli consegnai me, la mia
esistenza, il mio cuore e ne fece brandelli. In momenti di tristezza
ancora quella sensazione mai provata prima mi manca. Quel voler
appartenere a qualcuno, quel sapere di appartenervi. Fortunatamente la
mia razionalità mi riporta alla realtà delle cose e, come un fantasma
Dickensiano, mi mostra il seguito del Love Bombing: vedo una me ansiosa,
triste, a fissare una chat desolatamente vuota. Vedo una me
abbandonata, ferita, disperata, non più padrona del suo tempo, con
l'autostima a pezzi. Il fantasma del futuro mi mostra una me che si è
accontentata di qualche incontro fugace, di qualche distratto sguardo da
parte di chi, un tempo, la guardava con trasporto e interesse. Una me
che tenta di riportare in vita ciò che mai c'è stato.
Il giorno, per fortuna, arriva...e mi alzo con gli occhi un po' gonfi di pianto e con la sensazione di essere scampata alla più grande tragedia della mia vita, quella in cui avevo rinunciato a me stessa.
Sono avanti nella strada ma la ferita c'è, e in certe notti la tocco con mano, la stuzzico, almeno fino al sorgere del sole.
Micaela
Il giorno, per fortuna, arriva...e mi alzo con gli occhi un po' gonfi di pianto e con la sensazione di essere scampata alla più grande tragedia della mia vita, quella in cui avevo rinunciato a me stessa.
Sono avanti nella strada ma la ferita c'è, e in certe notti la tocco con mano, la stuzzico, almeno fino al sorgere del sole.
Micaela
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