Quanto tempo abbiamo perso per il Narcisista

Quanto tempo perso per il Narcisista

 Quanto tempo abbiamo perso per il Narcisista


Quanto tempo perso a cercare di dare un significato alla sua insensata cattiveria, ai suoi repentini cambi di umore, a fingere che il suo atteggiamento infantile, immaturo e privo di qualsiasi senso morale fosse normale. Arriva un giorno in cui sei terribilmente stanca di fare da punching ball per questo bambino-adulto, di dare amore e ricevere solo bugie, abusi, triangolazioni e scherno. Aspetti un miracolo che non avviene e finalmente ti decidi ad andare via, anche a malincuore, perché se non ti scarta lui per primo lo scarto che fai tu è indotto dai suoi comportamenti inaccettabili.
Poi, inizia la fase dello studio di cosa sia il Narcisismo Patologico e si riescono a dare i nomi a tanti comportamenti subiti. Si passano ore su libri, forum, siti appositi, solo per comprendere, per cercare di placare il proprio dolore. 

La fase del distacco richiede ulteriore tempo per elaborare la perdita, per capire che era tutta una recita, e riuscire a separare la fantasia di ciò che desideravamo e ciò che il Narcisista è. Rabbia, dolore, lacrime, pensieri ossessivi. Altro tempo in cui il Narcisista sembra il fulcro della nostra esistenza. Un emerito imbecille ha tutto questo potere!
E noi? Quanto tempo siamo stati nell'ombra, prima perché mettevamo sempre il np al primo posto e poi perché anche dopo il distacco siamo lì a pensarci e a cercare di interpretare ogni sua mossa. "Perché mi ha bloccato sui social?" "Cosa vorrà dire questo suo messaggio?". Altro tempo, altre energie vengono sacrificati per un essere che non ci ha messo mai tra le sue priorità e che, anzi, ci considera solo degli oggetti da usare e gettare via. Quanto tempo ancora vogliamo sacrificare? A cosa servirà? A niente.

Mettiamoci al primo posto, abbiamo perso l'abitudine di ascoltarci, di chiederci cosa vogliamo davvero, di interpretare le NOSTRE emozioni. E' ora di provare solo nausea per gli squallidi giochetti del Narcisista e di concentrarci sulla nostra rinascita. Loro non vogliono che andiamo avanti, ma se ci riflettete è inevitabile: sono bloccati nei loro cicli perversi ma noi possiamo uscirne, respirare aria pulita, ritrovare la serenità perduta per un non-amore. E finalmente, ascoltare noi stessi, da troppo tempo abbandonati. E far sì che un imbecille - pericoloso, maligno, infido e tossico, ma pur sempre un imbecille - non rappresenti più nulla nel nostro percorso di vita. 

Micaela

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