Mi rivedo come ero un tempo

E mi rivedo come ero un tempo, Micaela

E mi rivedo come ero un tempo...

...E mi rivedo come ero un tempo. Accecata dai miei sentimenti per te, sentivo che qualcosa non andava, una strana sensazione faceva capolino ogni tanto, ma erano così tante le emozioni che mi facevi provare che non riuscivo bene a decifrarla. Pensa che scema ero: temevo che mi amassi troppo, sembravi così preso, più di me e mai avrei voluto deluderti.

Poi è iniziato il mio declino, la svalutazione più spietata. In poco tempo, sono diventata l'ombra di quella che ero...avevo continuamente paura di sbagliare, e passavo il tempo a cercare nei tuoi occhi quella scintilla che avevo visto i primi tempi. Non mi sorridevi più, quel sorriso dolce di un tempo aveva lasciato posto a un ghigno, al massimo mi deridevi ma non abbiamo più riso insieme. Ora sembravo sbagliare tutto e più ci provavo a farti felice, peggio era. 

Non volevo perderti, sentivo che ogni mio errore ti faceva allontanare da me...non riuscivo a recuperare terreno, ero in caduta libera, mentre ti vedevo sempre più preso da altro, o dovrei dire da altre? Persino quella tua ex di cui mi avevi parlato così male era tornata alla carica. Mi rivedo mentre, con passo insicuro, camminavo non più al tuo fianco, ma dietro di te, cercando maldestramente di raggiungerti. Spesso mi addormentavo piangendo, mi sentivo inadeguata, insicura. Mi avevi tolto la voglia di vivere, mi avevi resa gelosa, cupa, depressa, una versione buona di te, in poche parole. 

Quando ho capito che eri un Narcisista patologico, ho cercato di salvarti, ho cercato di salvare la nostra storia ma ho sperimentato in pratica tutto ciò che avevo letto sui libri e sui siti. Sono trascorsi mesi e ho capito che non potevi cambiare, che mai mi avevi e mi avresti amata e dovevo salvare me stessa, perché nessuno lo avrebbe fatto al mio posto. Il giorno in cui ho trovato la forza di allontanarmi da te è stato come subire un'amputazione: ho dovuto farlo, anche se avrei desiderato un altro finale. Ora è passato diverso tempo e se mi guardo allo specchio vedo una donna che ha sofferto, ha amato, ha dato il cuore e che questa esperienza ha sicuramente segnato. 

Vedo, però, anche una donna libera, senza paura di deludere, senza ansia, senza l'angoscia dei tuoi silenzi, senza il tuo continuo disprezzarmi e deprezzarmi. Rivedo la donna che ero quando ci siamo conosciuti, con in più tanta consapevolezza. E so che non potrei mai tornare a esserti schiava, a essere quell'ombra curva che ti segue, mortificata dalla tua indifferenza, dal tuo continuo cercare altre donne, minata dai tuoi silenzi punitivi e dalle triangolazioni. Ho capito il valore che hanno la pace, la serenità e il rispetto di se stessi e so che non li cederò mai più a nessuno, anche perché chi mi amerà davvero non vorrà privarmene. Vorrei abbracciare la me di un tempo e dirmi "andrà tutto bene", come vorrei dirlo a voi che state ancora lottando e ancora esitate a dare un taglio a ciò che vi rende incatenate.

Micaela

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