Il cellulare come strumento del Narcisista
Sembrano trascorsi anni luce da quando iniziava il balletto dei messaggi sul cellulare del Narcisista...all'inizio,
ogni messaggio provocava una sensazione di benessere...la dolcezza, le
attenzioni, il pensiero costante...sapeva bene come farmi sentire
importante. Mi ritrovai in breve tempo ad attendere i suoi messaggini
con trepidazione. Il buongiorno, corredato da un ❤️ e la buonanotte, completa
di frase romantica, erano solo le parentesi di una giornata costellata
di continui messaggi. Col tempo, gli stessi si diradarono...ero io a
scrivere per prima e magari la risposta, che prima era tempestiva, non
arrivava che dopo qualche ora. La sera non arrivava più la tanto attesa
buonanotte, o se arrivava era verso le 4 del mattino, perché "si era
addormentato mentre leggeva". Poi, dei messaggi cambiò anche il
contenuto...addio frasi romantiche e dolci, ora erano critiche,
sarcasmo, freddezza a predominare. Spesso venivo punita col silenzio,
non mi rispondeva per giorni, o se lo faceva era con tono seccato.
La colpa per lui era sempre e solo mia. Il telefono cellulare, che aveva portato la sua presenza costante nella mia vita, ora era portatore di ansia, del suo non amore, della sua indifferenza. Il telefono influenzava il mio umore e regolava le mie giornate. Ero diventata il suo burattino.
Quanto siamo stati stupidi e manipolati? Chissà quante volte mi scriveva mentre era con altre prede, quanto si è divertito alle mie spalle. Aveva anche iniziato a rispondere alle altre in mia presenza. Le donne dell'harem, affamate per un suo cenno. Mi raccontava di loro con malcelata soddisfazione. Di quanto fossero assillanti, di quanto lo desiderassero e fingeva di essere seccato dai loro continui messaggi. Sicuramente, con loro parlava dei miei messaggi come faceva di loro con me.
Potevo io far dipendere la mia felicità da un cuoricino in più? Potevo essere così facilmente ammaestrabile? Eppure, questa sono stata io, innamorata dell'amore.
Oggi mi sento così diversa...spesso lascio il telefono altrove e riesco a godermi la serata senza preoccupazioni. Quel telefono che era diventato una malattia non mi comanda più. Non controllo più se il np mi ha cercata. Non lo cerco più e ai suoi ultimi messaggi non ho mai risposto. Sono sveglia, come se mi fossi svegliata da un coma...sono in No Contact, con me ha chiuso e ora, in generale, il continuo messaggiare con chiunque mi infastidisce, è successo anche a voi? Preferisco le telefonate, le persone vere e usare il mio tempo in modo produttivo. Senza più padroni, libera.
Un abbraccio.
La colpa per lui era sempre e solo mia. Il telefono cellulare, che aveva portato la sua presenza costante nella mia vita, ora era portatore di ansia, del suo non amore, della sua indifferenza. Il telefono influenzava il mio umore e regolava le mie giornate. Ero diventata il suo burattino.
Quanto siamo stati stupidi e manipolati? Chissà quante volte mi scriveva mentre era con altre prede, quanto si è divertito alle mie spalle. Aveva anche iniziato a rispondere alle altre in mia presenza. Le donne dell'harem, affamate per un suo cenno. Mi raccontava di loro con malcelata soddisfazione. Di quanto fossero assillanti, di quanto lo desiderassero e fingeva di essere seccato dai loro continui messaggi. Sicuramente, con loro parlava dei miei messaggi come faceva di loro con me.
Potevo io far dipendere la mia felicità da un cuoricino in più? Potevo essere così facilmente ammaestrabile? Eppure, questa sono stata io, innamorata dell'amore.
Oggi mi sento così diversa...spesso lascio il telefono altrove e riesco a godermi la serata senza preoccupazioni. Quel telefono che era diventato una malattia non mi comanda più. Non controllo più se il np mi ha cercata. Non lo cerco più e ai suoi ultimi messaggi non ho mai risposto. Sono sveglia, come se mi fossi svegliata da un coma...sono in No Contact, con me ha chiuso e ora, in generale, il continuo messaggiare con chiunque mi infastidisce, è successo anche a voi? Preferisco le telefonate, le persone vere e usare il mio tempo in modo produttivo. Senza più padroni, libera.
Un abbraccio.
Micaela
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