Avevo la debolezza più grande: amavo

Avevo la debolezza più grande: amavo


Avevo la debolezza più grande: amavo (e ora il burattino si è liberato)

Le mie attenzioni, le mie premure erano per te carburante che ti dava forza. Ti sapevi amato, accettato, cercato da me e il mio dolore, la mia confusione, le reazioni ai tuoi abusi ti ritempravano, ti rinvigorivano. Ti amavo e al tempo stesso amavo poco me, sempre meno, perché da bravo Narcisista stavi erodendo quella poca forza che avevo, e mi sentivo in balìa dei tuoi giochetti mentali, ero il tuo burattino. Vivevo in attesa delle tue briciole e sopportavo le tue continue triangolazioni, la costante svalutazione della mia persona. Avevo la debolezza più grande: amavo. E in nome di quell'amore mi stavo perdendo.
Il giorno in cui mi sono vista in tutto lo squallore che era la nostra relazione ho capito che spettava a me dire "BASTA". E' stato doloroso ma l'ho fatto. Il burattino si è liberato. Ogni giorno è un giorno in più senza di te...ma anche senza le tue vessazioni, i tradimenti, le attese infinite. Mi sono ritrovata, capita, amata come tu MAI hai saputo fare. Sono tornata a ridere, a sperare, a essere fiera di me. Ho notato che la cosa ti manda in bestia, avevi lavorato così bene per rendermi schiava, per distruggermi e assoggettarmi a te...per spegnere quella luce che tanto di dava fastidio. Invece quella luce brilla più lucente che mai, tu eri un'ombra che alla luce dei sentimenti veri, della felicità pura, della compassione si è dissolta. E ora puoi solo odiarmi da lontano.

E' importante allontanare chi ha il cuore pieno di odio e ci avvelena la vita. Lasciatevi odiare da lontano ma voi amate...amate le cose belle, fate splendere la vostra luce e vedrete che l'ombra di ciò che è stato piano piano si dissolverà. Fate spazio al bello.


Micaela



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